giovedì 25 marzo 2021

I cento anni dalla nascita di Nino Manfredi

 


Il ricordo di un incontro con lui avuto da  Mario Monachesi

 

Il poeta maceratese Mario Monachesi ha incontrato nei primi anni novanta l’attore romano Nino Manfredi che, recentemente, è stato ricordato per i cento anni dalla sua nascita. In un’intervista che ci ha rilasciato ricorda quell’incontro. Prima  dell’intervista vi proponiamo separatamente le domande che gli abbiamo fatto.

Puoi raccontare quando e come avvenne il tuo incontro con Nino Manfredi?

Se non ricordo male questo incontro avvenne nella sua casa a Roma, che tipo di casa era, una casa museo data la bella carriera di Manfredi, oppure un pò più semplice?

 Hai conosciuto anche la famiglia di Manfredi?

 Durante la vostra chiacchierata ti raccontò un pò la sua carriera e i film che ha fatto?

 Secondo te era un artista che cercava di adeguarsi ai tempi moderni, oppure era nostalgico dei tempi passati soprattutto a livello cinematografico?

Tu gli parlasti delle tue opere artistiche, delle tue passioni per la poesia e altre arti?

 Quell'incontro con Manfredi ispirò qualche tuo progetto artistico?

 Vedi ancora segni di Manfredi presenti in Italia e all'estero oggi dal punto di vista artistico almeno?

 Durante quell'incontro hai tentato in qualche modo di invitarlo a Macerata, magari per un incontro privato tra voi a livello artistico intendo o per organizzare qualcosa in suo onore in città?

 Quali dei tuanti film che ha fatto ti piace di più?

Quale invece, secondo te, gli è riuscito un pò meno?

 Manfredi è stato anche cantante. Ti piaceva in quella veste di cantante appunto?

 Credi che, dati i cento anni dalla sua nascita, Roma e l'Italia della cultura lo sta ricordando come merita?

 Conservi ancora qualcosa di quel vostro incontro artistico, parlo ad esempio di un suo autografo?

 Quali progetti stai portando avanti ultimamente nonostante l'emergenza covid 19?

 Vuoi aggiungere altro?

“ Collezionavo copioni di film, tramite una persona arrivò a lui la mia richiesta. Un pomeriggio di luglio 1993 squillò il mio telefono, era Nino in persona che mi diceva di volermi regalare un suo copione. Io stentavo a credere che dall'altra parte del telefono fosse lui davvero. Allora per  farmici credere iniziò a dire alcune battute tipo "fusse che fusse la vorda bona", ecc, ecc. Poi prosegui dicendomi che il copione me lo dava ma voleva conoscermi e mi dette tre date, scegli quella che vuoi e richiamami. Scelsi la data e lo richiamai. La sua villa si trovava nel quartiere in dell'Isola Tiberina. Quando arrivai carico di doni (vini delle Marche) e fiori per Erminia la moglie, mi aprì' subito, il cancello si spalancò su di un giardino bellissimo. L'interno della casa era quello di un divo del cinema. Io mi sentivo un po' spaesato ma lui mi mise subito a mio agio. Passammo una giornata bellissima, mi regalò il copione, mi firmò qualche confezione di caffè Lavazza e mi regalò un suo costume di scena. Tra una risata e l'altra mi disse che mi voleva farmi fare una piccola parte in un suo film. Per motivi familiari dovetti dire di no, pur lasciandomi lui l'invito sempre valido.  Era un attore a cui  piaceva fare di tutto, sia film in costume che quelli più moderni. La sua "maschera tragicomica" era speciale, unica. Certo che gli raccontai di me, della mia passione per l'arte e per lo scrivere. Successivamente ebbe le mie pubblicazioni. Mi propose anche di leggere un suo copione nuovo e, se leggendo, mi veniva in mente qualche battuta, di appuntarla a matita sul bordo. Lui nel frattempo mi parlò di se, di alcune delusioni politiche, ecc. * Tutti i suoi film mi piacciono, quello a cui sono più legato è "Straziami ma di baci saziami", ci sono battute in marchigiano e nomina pure Macerata.  Conservo diversi suoi cimeli, anche se qualcosa (sbagliando) ho regalato al museo del cinema di Montecosaro.  Quest'anno Nino è stato ricordato con un bellissimo libro scritto dal figlio Luca.  Per quanto riguarda l'arte e la poesia, data questa brutta pandemia, si sta un po' fermi tutti. Scrivo su CM , ho una rubrica su La Rucola e un proverbio dialettale al giorno su Il Resto del Carlino. Più altre collaborazioni occasionali. Di progetti nuovi da attuare ne ho diversi, sia artistici che poetici, ma te ne parlerò quando li potrò realizzare”.

 

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