domenica 31 maggio 2020

Auser Marche. “AUSER c’è” e riparte in sicurezza



Dal 1 giugno l’Auser Marche riparte con le attività rivolte agli iscritti e a chi ne ha bisogno. L’Auser Marche non ha mai smesso di esserci. Vicina alle persone più fragili, nello spirito dell’invecchiamento attivo, perché essere anziani non è una malattia, ma un’opportunità. Fino al 31 maggio sono stati registrati numeri importanti nonostante l’emergenza covid-19: 648 i volontari impegnati in tutte le province. 34.122 le ore di volontariato donate. Nel trasporto sociale percorsi 87.205 km. Auser Marche ha realizzato più di 6.300 interventi di cui hanno usufruito oltre 400 persone.

L’AUSER MARCHE è una realtà presente e vivace in tutto il territorio regionale. Con i suoi 114 circoli, di cui una metà di volontariato e l’altra di promozione sociale, ha all’attivo 2.000 volontari e più di 14.000 soci distribuiti in tutte le province. Una rete capillare costruita negli anni da Auser nelle Marche grazie all’impegno di tanti uomini e donne che, usciti dalla loro fase lavorativa, hanno avuto il desiderio di continuare a mantenersi in attività per fare del bene e prendersi cura di sé stessi e degli altri, per mettere a disposizione della società ancora tante energie, oltre che la saggezza e l’esperienza di una vita intera. Insomma, invecchiamento attivo, quello che i medici consigliano per vivere a lungo e in salute. Le nostre numerose attività vanno dalla cura delle città e dell’ambiente, alla compagnia delle persone sole con il Filo d’Argento in presenza, per esempio portando a casa spesa e medicinali, o a distanza tramite la compagnia telefonica.

I nostri volontari sono impegnati nell’aiuto alle comunità locali nella gestione di alcuni servizi come biblioteche e musei, nel sostegno alle scuole con il nonno vigile o nella sorveglianza sui pulmini o durante i servizi di mensa. Nei nostri circoli sociali ci si incontra, si sta insieme, si gioca a carte, a bocce, ci si ritrova per ballare.  Ci occupiamo di cultura con le Università Popolari e i circoli culturali presenti nel territorio, per continuare ad apprendere e magari recuperare tante passioni per troppo tempo lasciate da parte. Una rete in continuo movimento grazie anche alle visite guidate, ai viaggi.

Poi è arrivato il Covid-19. “Dopo un primo momento di panico, abbiamo reagito. Non ci siamo arresi, abbiamo voluto continuare ad esserci. Soprattutto praticando, e spesso è stata la prima volta per tanti nostri soci e volontari, quelle modalità di comunicazione a distanza che durante il lockdown ci hanno permesso di rimanere vicini, anche se distanti fisicamente, grazie ad una telefonata, una video chiamata, un’attività su Whatsapp, su Facebook o su Youtube, per raccontare una fiaba o per fare un po’ di ginnastica dolce. Siamo restati vicini soprattutto alle persone sole. Abbiamo coinvolto nuovi volontari più giovani. Anche grazie a loro ci siamo inventati tante attività a distanza.” Queste le parole cariche di un rinnovato entusiasmo, pronunciate dalla Presidente di Auser Marche Manuela Carloni.

In questi primi cinque mesi del 2020 e in particolare durante le fasi di chiusura totale a causa del Covid-19, Auser Marche ha realizzato più di 6.300 interventi per più di 400 persone, in primis con la compagnia telefonica.  I destinatari sono stati soprattutto i soci anziani. Li abbiamo aiutati a risolvere quella miriade di problemi di tutti i giorni che con la pandemia si sono moltiplicati a dismisura: dalla spesa a domicilio, alla consegna dei farmaci, dal reperimento delle ricette dal proprio medico di base, alla possibilità di avere dei pasti pronti a casa.

Ci siamo occupati anche delle famiglie, per esempio recapitando a domicilio i buoni spesa messi a disposizione dai comuni, come accaduto a Fermo: più di 600 interventi per circa 400 famiglie.

Nel trasporto sociale, nei soli mesi di gennaio e febbraio 2020, sono stati 8.154 gli interventi realizzati a favore di 2.589 assistiti, accompagnati in ospedale, dal medico, a fare la spesa, al cimitero.

Più di 4.300 sono stati gli interventi che hanno interessato numerose altre attività di cui hanno giovato più di 3.000 cittadini: dall’accoglienza delle persone all’ospedale di Pesaro, per dare una mano ad orientarsi nella moltitudine di servizi, alla pulizia dell’ambiente contribuendo a mantenere il decoro nelle città, nei parchi, lungo i fiumi. Azioni portate avanti in collaborazione con tante altre associazioni. Ovviamente, altre attività sono state sospese, come ad esempio l’accompagnamento protetto.

Grazie alle iniziative di singoli circoli, come accaduto a San Lorenzo in Campo, abbiamo lanciato una raccolta fondi per reperire dispositivi di sicurezza per i cittadini ma soprattutto per medici ed infermieri dell’ospedale di Pergola.

 A livello regionale abbiamo raccolto fondi a favore del sistema sanitario, in particolare per gli infermieri, che hanno messo a rischio la loro vita durante il periodo di pandemia, aderendo alla campagna FNOPI noicongliinfermieri.org  https://www.noicongliinfermieri.org/project/noi-con-gli-infermieri/#DonaConMe

Abbiamo voluto rendere conto di tutte le nostre attività raccontandole con dovizia di particolari nella pagina “Auser C’è” del sito di Auser Nazionale, dedicata alle iniziative dei singoli circoli portate avanti durante la pandemia https://www.auser.it/coronavirus/auser-ce/

“Dunque, tante attività sono state interrotte ma tante altre ce ne siamo inventati, sempre nello spirito di mettersi a disposizione, soprattutto verso le persone più fragili. E tante altre ne stiamo progettando. Come ad esempio un corso per imparare ad utilizzare lo smartphone, perché oramai essere collegati ad internet sta diventando un diritto primario come l’acqua. Un esempio per tutti, l’App IMMUNI che dovremo scaricare per il tracciamento anti Covid-19, che dunque dovrebbe essere utilizzata anche dalle persone più fragili, soprattutto anziani, ma che oggi in grande percentuale, si stima più del 40%, non sarebbero nelle condizioni di farlo.” La Presidente di Auser Marche Manuela Carloni ricorda inoltre la ripartenza in sicurezza, dei centri culturali e ricreativi possibile dal 1 giugno, come stabilito dal DGR 636 del 29/05/2020 della Giunta Regionale.

Grazie alle risorse messe a disposizione da un bando del CSV Marche per la formazione in rete, Auser Marche nei giorni scorsi ha organizzato un corso con l’esperta Francesca Biasiotti, per essere pronti alla ripresa, tenendo conto di tutte le misure sulla sicurezza previste da Governo e Regione.


“Frenati dal Covid-19, come tutti, ma pronti a ripartire con le nostre numerose attività, grazie ai tanti volontari che voglio ricordare e ringraziare con alcuni numeri: da gennaio ad oggi, sono stati impegnati 648 volontari di tutte le province per 34.122 ore di volontariato e sono stati percorsi 87.205 km. Questo in sintesi l’AUSER nelle Marche.” Dice la Presidente Carloni, che termina con un appello “Una bella realtà che vive in particolare delle risorse pubbliche che arrivano grazie al 5x1000. In questi giorni molti di noi si occupano della propria denuncia dei redditi che è stata prorogata a causa della pandemia da Coronavirus. Pensiamoci quando scegliamo a chi donare la nostra firma. A noi non costa nulla ma per le nostre associazioni, per i nostri anziani, può significare moltissimo. Contribuisci anche tu e permettici di continuare a dire “Auser c’è”! Grazie”.



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sabato 30 maggio 2020

Didattica a diatanza

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domenica 24 maggio 2020

Covid 19 parola a chi lavora nelle radio web Mirko Mazzali

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Progetti per non dimenticare le zone terremotate Manuele Mandolesi

venerdì 22 maggio 2020

Novità nella pallavolo femminile maceratese


Un nuovo inizio, auspicato e condiviso, per affrontare l’oggi e il domani con rinnovate prospettive. Lardini Volley Filottrano e CBF Balducci Helvia Recina Macerata decidono di ripartire insieme per dare forza ad un progetto sportivo aperto e ad ampio respiro, per percorrere una strada comune nella pallavolo di serie A ma anche a livello giovanile. Il confronto di idee e programmi, avviato un anno fa, ha subìto nelle ultime settimane un’inevitabile accelerazione, facendo convergere l’attività di vertice delle uniche due realtà marchigiane che partecipano ai campionati di serie A di volley femminile in una nuova opportunità per un territorio ancora più vasto e ad alta densità pallavolistica. “Si sono creati i presupposti per dare vita a quello che ritengo un progetto fondamentale a livello sportivo, ma anche sociale e culturale – sottolinea il presidente onorario della Pallavolo Filottrano, Giovanni Morresi – grazie alla disponibilità di tutte le parti in causa, a cominciare dalle famiglie Lardini e Balducci. Ripartiamo dal vertice, da una serie A che continueremo a coltivare, ma anche dalla base, dalle nostre giovani, dalla voglia di iniziare un percorso di crescita strutturale”. Il presidente dell’Helvia Recina Macerata, Pietro Paolella, non nasconde la sua “gioia immensa dopo giorni e giorni di lavoro. Abbiamo ragionato con coscienza e ringrazio la Lardini per essersi messa a disposizione di un progetto che permetterà a entrambe le società di mantenere la propria identità: resteranno sia l’Helvia Recina Volley che la Polisportiva Filottrano Pallavolo, perché è giusto ricordare chi ci ha permesso di arrivare fino a qui. Siamo riusciti a coronare il sogno di unire due realtà importanti, che lavoreranno con ancora maggiore forza per fare il bene del settore giovanile e di tutto il movimento della pallavolo marchigiana. A nome della società HR Volley e mio personale sono più che felice, perché è una dimostrazione che i tempi sono maturi per iniziare a ragionare in modo diverso, inclusivo, come continueremo a fare anche noi, perché se si tiene alla pallavolo e alle ragazze che la praticano occorre organizzarsi nel migliore dei modi”.

Ricordo di Don Giuseppe Branchesi parola a Fabrizio Fattori

martedì 19 maggio 2020

Comunicato Stampa



#Legambiente40
Il 20 maggio l’Associazione ambientalista compie 40 anni.

Legambiente Marche fa il punto sulle battaglie fondamentali portate avanti in questi anni e pone altrettanti quesiti alla politica regionale e comunale del territorio, per una ripartenza post coronavirus all’altezza della sfida ai cambiamenti climatici.

Legambiente: «Per uscire dalla crisi causata dal covid-19, bisogna puntare dritto con coraggio e coerenza sul rispetto dell’ambiente e ad uno sviluppo che tenga insieme qualità della vita, sana economia e coesione sociale.»

Quattro decenni in difesa dell’ambiente e per la sua sana valorizzazione. Legambiente quest’anno festeggia il suo 40esimo compleanno tracciando una linea sugli obiettivi raggiunti, le vertenze ancora in campo e le prossime sfide.
Molti i successi normativi, nazionali e territoriali, in cui l’Associazione è stata protagonista in prima linea, accanto ai territori, tra amministratori virtuosi, scelte coraggiose e nuove strade tracciate insieme verso un cambiamento in grado di traghettare il Paese verso una maggiore qualità della vita, una coesione sociale più forte e un modello economico in grado di rispettare i territori e le sue tante ricchezze.
Ma, spegnendo le quaranta candeline, Legambiente continua a guardare avanti e, ripercorrendo le principali battaglie che hanno contraddistinto l’azione associativa, ribadisce le battaglie su cui continuare a lavorare e stimola cittadini e Istituzioni verso nuovi obiettivi da raggiungere insieme. Questo compleanno arriva, tra l’altro, in un momento molto particolare, non solo per il nostro Paese ma per il mondo intero.
«Oggi, il drammatico stop imposto dall’emergenza Coronavirus deve rappresentare un’occasione per guardare a fondo quello che non stava funzionando e avere il coraggio di cambiare e migliorare lo stato complessivo del nostro Paese, a partire dalle azioni quotidiane che ogni cittadino può e deve mettere in campo. – dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – In questa fase 2, ci appelliamo alla politica affinché punti con coraggio e convinzione su un nuovo modello che tenga insieme qualità della vita, sana economia e coesione sociale. Per far ciò, è indispensabile un impegno da parte di tutti, sindaci, Regione, cittadini e portatori di interessi, consapevoli che sono necessari provvedimenti che mettano al centro le città, l’Appennino e la tutela dell’ambiente, perché è da qui che bisogna prima di tutto ripartire».
Ecco alcune delle battaglie portate avanti da Legambiente nelle Marche e le domande dell’associazione alla politica regionale e comunale per continuare a lavorare insieme a difesa dell’ambiente.

TRENO VERDE E SITUAZIONE TRASPORTO FERROVIARIO: Centinaia di tappe in tutta Italia, moltissime nelle Marche per rilanciare il tema della mobilità sostenibile e l’inquinamento atmosferico. Nel 2014, in occasione della tappa ad Ancona, il Treno Verde di Legambiente e RFI presentò la proposta di metropolitana della Città Adriatica, per collegare in maniera snella e veloce i tanti comuni costieri che rappresentano i principali luoghi in cui vengono prodotte le maggiori quantità di CO2. Il servizio ferroviario è migliorato ma molto c’è ancora da fare per permettere che il treno rappresenti il principale mezzo di trasporto fuori città. Per far funzionare al meglio il trasporto ferroviario è fondamentale organizzare il trasporto pubblico nelle città o permettere di accedere ai servizi di noleggio di mezzi elettrici.
Qual è il piano per la mobilità nei nostri Comuni? La Regione metterà in campo azioni concrete per supportare il cambiamento della mobilità nelle città?

GRUPPO PROTEZIONE CIVILE BENI CULTURALI: Nel 1997, in seguito al terremoto Marche e Umbria, nasce nella nostra regione, grazie ai volontari di Legambiente, il primo gruppo di protezione civile dedicato al recupero dei beni culturali di emergenza, che, in quella drammatica occasione, si sono adoperati per collaborare con le Istituzioni al recupero dei beni mobili colpiti dal sisma. Dopo il sisma del ’97, il volontariato specializzato di Legambiente è arrivato ad operare in altre emergenze nazionali per tornare operativo nel terremoto Centro Italia 2016/2017. Durante quest’ultima emergenza, i volontari hanno contribuito al recupero di circa 4000 opere mobili e hanno lottato affinché il patrimonio culturale non venisse allontanato dai comuni, con l’obiettivo di mettere al centro della ripartenza il territorio e le sue identità.
Qual è lo stato di conservazione delle opere recuperate durante l’emergenza sisma Centro Italia? Dove sono ricoverate oggi? Qual è il piano di recupero e il programma di rientro delle opere nei territori? Quale piano di valorizzazione del patrimonio artistico si intende mettere in piedi nell’area cratere?
COMUNI RICICLONI: Era il 1994 quando nelle Marche veniva realizzata la 1° edizione di Comuni Ricicloni, il premio ideato da Legambiente per valorizzare e premiare le amministrazioni virtuose e condividere le buone pratiche nel settore dei rifiuti. Grazie a questa iniziativa, moltissimi passi avanti sono stati fatti nelle Marche, raggiungendo risultati straordinari che vedono oggi la media regionale di raccolta differenziata al 70%. Si tratta, però, di una vittoria parziale della comunità marchigiana, visto che il livello di produzione pro capite dei rifiuti è ancora molto alto, manca il passaggio definitivo alla tariffa puntuale e sono quasi completamente assenti gli impianti necessari per gestire i materiali recuperati.
A che punto è la pianificazione degli impianti necessari alle Marche per gestire internamente, il più possibile, i propri rifiuti (ad esempio gli impianti per la gestione della frazione organica)? Quali azioni intende mettere in campo la Regione Marche per dare gambe alla strategia dell’economia circolare?

BEACH LITTER/SPIAGGE E FONDALI PULITI: Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente “Beach Litter”, che si occupa di monitorare la presenza di rifiuti spiaggiati, il 90% dei rifiuti è composto da plastica. Grazie anche al monitoraggio svolto dai volontari dell’associazione ambientalista, le Regione Marche si è dotata della prima legge a livello nazionale, n.204/18, per contrastare il fenomeno dei rifiuti presenti in mare e nelle spiagge che prevede un tavolo tecnico per trovare misure e soluzioni a questo dannoso fenomeno. A che punto sono i lavori del tavolo regionale? Quali azioni si stanno mettendo in campo per risolvere il problema e difendere la biodiversità del mare?

La salvaguardia della biodiversità e le battaglie per le aree protette: Era il 7 ottobre 1984 quando una grande marcia a sostegno del verde e del Parco del Conero vide scendere in strada tantissimi cittadini e associazioni che si sono battuti affinché quell’area diventasse bene comune. Legambiente negli anni ha continuato a lottare per la difesa del patrimonio naturale e si è continuata a battere anche per l’istituzione delle aree marine protette previste dalla legge. Nonostante i tanti appelli e le tante iniziative, la situazione dei parchi terrestri è andata via via peggiorando nel corso degli ultimi anni, tra mancanza di risorse e di obiettivi politici, e le aree marine protette sono ferme al palo.
Quali azioni sono previste a sostegno del mondo dei parchi? Quando finalmente si potranno vedere istituite le aree marine protette?

ENERGIE RINNOVABILI: L’associazione nasce proprio sulla battaglia per un diverso modello energetico, a partire dalla lotta contro il nucleare e le fonti fossili. Molte le iniziative a sostegno della transizione energetica, a partire dal grande impegno nei referendum contro il nucleare e quello contro le trivellazioni ma altrettante decisivo è stato l’accordo siglato tra Legambiente e Banche di Credito Cooperativo per sostenere investimenti a favore dello sviluppo di piccoli impianti alimentati a rinnovabili e per il risparmio energetico. Vista la grande occasione di creare nuovo e sano lavoro sul territorio, considerati gli ecobonus e le opportunità di risanare il patrimonio edilizio del Paese, la Regione Marche e gli enti locali come pensano di stimolare il territorio ad andare in questa direzione?

Contro il consumo di suolo per contrastare il dissesto idrogeologico e il rischio erosione costiera: La battaglia contro il consumo di suolo ha da sempre contraddistinto l’azione associativa ed è stata al centro di dossier e pubblicazioni che hanno portato all’attenzione pubblica l’impatto dell’avanzata del cemento. Secondo lo studio presentato a bordo di Goletta Verde nel 2011, circa il 60% della costa è irreparabilmente urbanizzata; mentre secondo il Rapporto Ambiente Italia del 2016, oltre il 20% del litorale è a rischio erosione con un fenomeno in espansione. Oltre a questi dati va ricordato che il 99% dei comuni marchigiani è interessato dal rischio idrogeologico. Quali azioni intendono mettere in campo la Regione e i Comuni per fermare definitivamente il consumo di suolo e lavorare per mitigare il rischio idrogeologico nelle Marche? Quali e quanti risorse verranno messe a disposizione dei territori per rafforzare i percorsi virtuosi e buone pratiche come i contratti di fiume?


 
 

Nicolina Montanari Di Gesualdo
Ufficio Stampa Legambiente Marche Onlus

lunedì 18 maggio 2020

Presto tornerà il mercato settimanale a Macerata


Provvedimenti per il ritorno del tradizionale mercato settimanale. Mascherine obbligatorie per ambulanti, clienti e per chi sosta nell’area del mercato. Tornano i divieti di sosta.

#maceratatornafuori - il piano messo in campo dall’Amministrazione comunale per uscire gradualmente dall’emergenza epidemiologica da Covid 19 -  e da mercoledì 20 maggio lo farà anche con il tradizionale mercato del mercoledì in centro storico e non solo.   

Tenendo conto delle restrizioni previste dai decreti del Consiglio dei Ministri e da quanto stabilito dai protocolli della Regione Marche legati alle attività di commercio per il contenimento della pandemia, l’assessorato alle Attività produttive, di concerto con il Comando della Polizia locale, ha emesso un’ordinanza con una serie di accorgimenti utili e necessari al regolare svolgimento dei mercati nel territorio comunale.

Il provvedimento prevede: 
-          per evitare commistione fra banchi alimentari e non alimentari lo spostamento, per quanto riguarda il mercato del centro storico, del banco di vendita alimentare n. 207 in viale Trieste, nell’area di posteggio sita in piazza Vittorio Veneto, dove sono già presenti i banchi alimentari del Farmer Market;

-          per quanto riguarda il mercato del Foro Boario di Villa Potenza, la divisione dei banchi alimentari da quelli non alimentari verrà effettuata, viste le tempistiche strettissime, per la prima settimana direttamente sul luogo dal Comando di Polizia Locale, in seguito, se risultassero necessarie,  si procederà a definire ulteriori specifiche;

-          per la prima settimana di svolgimento dei mercati, dal 18 al 23 maggio, non verranno effettuate le cosiddette operazioni di “spunta”;

-          di stabilire che, successivamente al 20 maggio, non verranno messi a spunta per quanto riguarda il mercato del mercoledì del Centro Storico, i posteggi liberi che si trovano in viale Trieste, via Garibaldi e quelli in piazza Vittorio Veneto contraddistinti dai numeri 91, 92, 94, 95 e 96;

-          la vendita di capi di abbigliamento e/o accessori usati è ammessa solo se gli stessi sono seguiti dalla documentazione fiscale e sanitaria che ne certifichi la tracciabilità e la provenienza e che ne attesti inoltre l'avvenuta igienizzazione secondo le normative sanitarie vigenti.

Inoltre, per incrementare ulteriormente la sicurezza, come prevede un’ordinanza del sindaco, è obbligatorio indossare la mascherina e i guanti per gli ambulanti e per gli utenti delle bancarelle, ma lo è anche, all’interno dell’area del mercato, per tutti coloro che transitano all’interno dell’area del mercato anche se non sostano ai banchi di vendita. Il provvedimento prevede anche il divieto di qualsiasi forma di assembramento e il fatto che deve essere sempre osservato il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro.

Infine, per quanto riguarda la sosta il Comando della Polizia locale sta predisponendo l’installazione della segnaletica relativa ai divieti di sosta sia nelle consuete aree dedicate al commercio ambulante ma anche in altre zone. I cittadini sono invitati a prestare attenzione e a rispettare i divieti e a collaborare per non incorrere in sanzioni. (lb)

Riaperti i termini del bando per la concessione dei locali della Rotonda da adibire a bar

Riaperti i termini del bando per la concessione dei locali della Rotonda da adibire a bar
L’Amministrazione comunale di Macerata ha riaperto i termini del bando per la concessione, tramite asta pubblica, dei locali della Rotonda dei Giardini Diaz dove verrà realizzato un bar a servizio dei tanti frequentatori della zona.
L’asta pubblica, ad unico incanto, si terrà il prossimo 11 giugno alle ore 12 nei locali del servizio Servizi tecnici, piaggia della Torre 8. Il canone annuo a base d’asta è di 10.000,00 euro.
Gli interessati in possesso dei requisiti indicati nell’avviso e nel modello di domanda di partecipazione, dovranno far pervenire al Comune di Macerata – Ufficio Protocollo, viale Trieste, 24, entro le ore 12 del prossimo 8 giugno un plico sigillato con la dicitura “Asta pubblica ad unico incanto per la concessione del locale denominato ‘La Rotonda’”.
Il testo integrale dell’avviso di vendita, il modello di domanda di partecipazione, di offerta economica, lo schema di contratto di concessione e la documentazione tecnica sono disponibili nel sito del Comune www.comune.macerata.it nella sezione Avvisi dove gli interessati possono trovare anche i recapiti telefonici utili per avere ulteriori informazioni e chiarimenti. (lb)

Ricordo di Don Giuseppe Branchesi Maurizio Verdenelli

domenica 17 maggio 2020

Morte di Don Giuseppe Branchesi e non solo voce a Claudio Ricci

Emergenza covid 19 come si affronta nei supermercati parola a Nicola Pirri

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sabato 9 maggio 2020

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COMUNICATO STAMPA


 
 
MACERATA-  Le piscine sono purtroppo chiuse e non si sa quando riapriranno, ma il mondo dell’attività natatoria non si ferma e anzi, in periodo di lockdown, aguzza l’ingegno. Così il Centro Salvamento Marche ha messo a punto una bella e soprattutto utile iniziativa.
La scuola di formazione coordinata da Franco Pallocchini, allenatore Nuoto e Salvamento della FIN, team manager del Centro Nuoto Macerata, ha deciso di rendere gratuito l’accesso ad una serie di appuntamenti in videoconferenza centrati sui temi della sicurezza, del primo soccorso e salvataggio. In sostanza una formazione gratuita online per diventare Assistenti Bagnanti sulle nostre spiagge.
Una volta completato il ciclo di lezioni infatti, e quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, tutti i partecipanti potranno decidere (senza obbligo) di completare la formazione integrando il corso con le poche lezioni della parte pratica.
Ci si può collegare anche solamente per cultura personale e l’iniziativa è stata subito molto apprezzata da giovani e non, arrivando a toccare punte di oltre 80 persone in collegamento dalle province di Macerata, Fermo e Ascoli. Franco Pallocchini del Centro Nuoto Macerata si avvale della collaborazione di uno staff di allenatori di salvamento che operano in altre piscine del territorio: Giacomo Marinozzi sempre del CN Macerata, Matteo Colli della Blu Gallery San Severino, Giada Giannessi del MassClub di Massignano, Patrizia Piattella del Nuoto Tolentino e Pietro Trobbiani dell’Energy H2O Montecassiano.
Il corso come detto affronta tematiche importanti come la sicurezza in acqua e il primo soccorso, anche mediante il racconto di esperienze dirette: “L’Assistente Bagnanti –dice Pallocchini - ha il fondamentale ruolo di primo anello della catena dei soccorsi e non bisogna dimenticare che l’annegamento è la terza causa al mondo tra gli incidenti mortali dopo quelli stradali e le cadute. Per questo è sicuramente utile saper riconoscere un’emergenza e agire con immediatezza nella maniera corretta. Non bisogna improvvisarsi soccorritori e, soprattutto, bisogna ricordare che la prima regola da rispettare nel soccorso è quella di non mettere mai in pericolo se stessi.”
Ulteriori info sulla pagina Facebook del Centro Salvamento Marche.
 
 
 
Ufficio Stampa
Andrea Scoppa

COMUNICATO STAMPA

 
 
Anche in periodo di quarantena e con l’attività sportiva fermata da settimane, per le Cantine Riunite c’è da festeggiare una bella notizia. Il club di Tolentino infatti ha raggiunto il risultato migliore fuori dal campo: il riconoscimento di Scuola Calcio a5 da parte della Figc.
Un obiettivo che era stato dichiarato, senza scaramanzie, ad inizio stagione dalla dirigenza ed ora è stato centrato pur non potendo concludere regolarmente l’annata. Un attestato che già di suo evidenzia il valore dell’offerta delle Cantine Riunite nel calcio a5, ma finisce con l’assumere prestigio ulteriore dato che si tratta dell’unico club futsal nella provincia maceratese (in regione solo altri 2 esempi virtuosi: Acli Mantovani e Amici del Centro sportivo).
“Un riconoscimento che ci riempie d’orgoglio – afferma il presidente Marco Salvatori- una soddisfazione enorme per me, il vice Roberto Perà, per i dirigenti Sandro Corsalini, Fabio Ghidini, Alberto Ranzuglia, Alberto Graziosi e per tutti i nostri tecnici. Portiamo a compimento un lavoro iniziato più di 4 anni fa e diamo un valore aggiunto all’offerta sportiva della città”.
Un riconoscimento arrivato pur non potendo completare la stagione…” Il club si presentava già con numeri, strutture e tecnici qualificati, una base fondamentale per puntare al riconoscimento. In più abbiamo organizzato vari convegni su tematiche come l’alimentazione o la psicologia. In virtù di questi presupposti e di altri incontri già programmati, la Figc ci ha premiato”.
E adesso? “Questo traguardo ci dà ancora più forza nell’insistere per ottenere collaborazioni serie con altre realtà di Tolentino. Restiamo dell’idea che calcio a5 e calcio a 11 possano lavorare in sinergia. Anche la Juventus lo sta facendo, le ricerche del resto indicano che il futsal è propedeutico al calcio perché aiuta a giocare negli spazi stretti”.
Insomma anche in un periodo così triste, le Cantine Riunite festeggiano…”Un bel regalo anche in vista della prossima stagione che sarà quella del trentennale. La nostra grande famiglia ripartirà con ancora più entusiasmo”.
 
 
 
 
 
 

mercoledì 6 maggio 2020

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A FORM Café c’è Stefan Milenkovich


Giovedì 7 maggio in collegamento dagli Stati Uniti in diretta il violinista serbo, idolo dei teatri italiani e star internazionale

È Stefan Milenkovich l’ospite di FORM-Café: incontri e racconti di musica e musicisti. Il programma settimanale di 20 minuti in diretta sulla pagina Facebook della FORM e sul canale YouTube, giovedì 7 maggio, alle 18.30, si collega con Chicago per dialogare con il violinista serbo. 
Acclamatissimo dal pubblico internazionale e “adottato” da quello marchigiano, Stefan Milenkovich si è esibito a fine febbraio con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana a Teramo e a Roma, e si apprestava ad effettuare una tournée nelle Marche (annullata per l’esplodere dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19) con cinque concerti dedicati a Ludwig van Beethoven, di cui si celebrano i 250 anni dalla nascita e a cui la FORM ha dedicato la stagione sinfonica.
Giovedì, gli spettatori lo ritrovano in diretta grazie ai social, intervistato dal direttore artistico Fabio Tiberi. Per il pubblico c’è la possibilità di interagire con il programma e scrivere le domande che riceveranno risposte nella seconda parte della trasmissione.
FORM-Café: incontri e racconti di musica e musicisti è il nuovo format ideato dalla Filarmonica Marchigiana per mantenere i rapporti con il proprio pubblico, gli abbonati, accogliendo nuovi spettatori e amanti della musica, e rappresenta un primo passo verso la ripartenza. Al momento non si hanno indicazioni di quando si potrà tornare a suonare in teatro, luogo prediletto dell’Orchestra, e quindi si è scelto di avviare una serie di iniziative da diffondere online attraverso il sito internet, www.filarmonicamarchigiana.com, i social network (Facebook, Instagram e YouTube) e le newsletter. 

Collegamento diretta: 



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 Carlo Scheggia