#Legambiente40
Il 20 maggio l’Associazione ambientalista compie 40 anni.
Legambiente
Marche fa il punto sulle battaglie fondamentali portate avanti in
questi anni e pone altrettanti quesiti alla politica regionale e
comunale del territorio, per una ripartenza post coronavirus all’altezza
della sfida ai cambiamenti climatici.
Legambiente:
«Per uscire dalla crisi causata dal covid-19, bisogna puntare dritto
con coraggio e coerenza sul rispetto dell’ambiente e ad uno sviluppo che
tenga insieme qualità della vita, sana economia e coesione sociale.»
Quattro decenni in difesa dell’ambiente e per la sua sana valorizzazione. Legambiente quest’anno festeggia il suo 40esimo compleanno tracciando una linea sugli obiettivi raggiunti, le vertenze ancora in campo e le prossime sfide.
Molti i successi normativi, nazionali e
territoriali, in cui l’Associazione è stata protagonista in prima linea,
accanto ai territori, tra amministratori virtuosi, scelte coraggiose e
nuove strade tracciate insieme verso un cambiamento in grado di
traghettare il Paese verso una maggiore qualità della vita, una coesione
sociale più forte e un modello economico in grado di rispettare i
territori e le sue tante ricchezze.
Ma, spegnendo le quaranta candeline,
Legambiente continua a guardare avanti e, ripercorrendo le principali
battaglie che hanno contraddistinto l’azione associativa, ribadisce le
battaglie su cui continuare a lavorare e stimola cittadini e Istituzioni
verso nuovi obiettivi da raggiungere insieme. Questo compleanno arriva,
tra l’altro, in un momento molto particolare, non solo per il nostro
Paese ma per il mondo intero.
«Oggi, il drammatico stop imposto
dall’emergenza Coronavirus deve rappresentare un’occasione per guardare a
fondo quello che non stava funzionando e avere il coraggio di cambiare e
migliorare lo stato complessivo del nostro Paese, a partire dalle
azioni quotidiane che ogni cittadino può e deve mettere in campo. –
dichiara Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – In questa fase 2, ci appelliamo alla politica affinché punti con coraggio e convinzione su un nuovo modello che tenga insieme qualità della vita, sana economia e coesione sociale. Per
far ciò, è indispensabile un impegno da parte di tutti, sindaci,
Regione, cittadini e portatori di interessi, consapevoli che sono
necessari provvedimenti che mettano al centro le città, l’Appennino e la
tutela dell’ambiente, perché è da qui che bisogna prima di tutto
ripartire».
Ecco alcune delle battaglie portate avanti da Legambiente nelle Marche e le domande dell’associazione alla politica regionale e comunale per continuare a lavorare insieme a difesa dell’ambiente.
TRENO VERDE E SITUAZIONE TRASPORTO FERROVIARIO:
Centinaia di tappe in tutta Italia, moltissime nelle Marche per
rilanciare il tema della mobilità sostenibile e l’inquinamento
atmosferico. Nel 2014, in occasione della tappa ad Ancona, il Treno Verde di Legambiente e RFI
presentò la proposta di metropolitana della Città Adriatica, per
collegare in maniera snella e veloce i tanti comuni costieri che
rappresentano i principali luoghi in cui vengono prodotte le maggiori
quantità di CO2. Il servizio ferroviario è migliorato ma molto c’è
ancora da fare per permettere che il treno rappresenti il principale
mezzo di trasporto fuori città. Per far funzionare al meglio il
trasporto ferroviario è fondamentale organizzare il trasporto pubblico
nelle città o permettere di accedere ai servizi di noleggio di mezzi
elettrici.
Qual è il piano per la mobilità nei nostri Comuni? La Regione metterà in campo azioni concrete per supportare il cambiamento della mobilità nelle città?
Qual è il piano per la mobilità nei nostri Comuni? La Regione metterà in campo azioni concrete per supportare il cambiamento della mobilità nelle città?
GRUPPO PROTEZIONE CIVILE BENI CULTURALI:
Nel 1997, in seguito al terremoto Marche e Umbria, nasce nella nostra
regione, grazie ai volontari di Legambiente, il primo gruppo di
protezione civile dedicato al recupero dei beni culturali di emergenza,
che, in quella drammatica occasione, si sono adoperati per collaborare
con le Istituzioni al recupero dei beni mobili colpiti dal sisma. Dopo
il sisma del ’97, il volontariato specializzato di Legambiente è
arrivato ad operare in altre emergenze nazionali per tornare operativo
nel terremoto Centro Italia 2016/2017. Durante quest’ultima emergenza, i
volontari hanno contribuito al recupero di circa 4000 opere mobili e
hanno lottato affinché il patrimonio culturale non venisse allontanato
dai comuni, con l’obiettivo di mettere al centro della ripartenza il
territorio e le sue identità.
Qual è lo stato di conservazione delle opere recuperate durante l’emergenza sisma Centro Italia? Dove sono ricoverate oggi? Qual è il piano di recupero e il programma di rientro delle opere nei territori? Quale piano di valorizzazione del patrimonio artistico si intende mettere in piedi nell’area cratere?
Qual è lo stato di conservazione delle opere recuperate durante l’emergenza sisma Centro Italia? Dove sono ricoverate oggi? Qual è il piano di recupero e il programma di rientro delle opere nei territori? Quale piano di valorizzazione del patrimonio artistico si intende mettere in piedi nell’area cratere?
COMUNI RICICLONI: Era il 1994 quando nelle Marche veniva realizzata la 1° edizione di Comuni Ricicloni, il
premio ideato da Legambiente per valorizzare e premiare le
amministrazioni virtuose e condividere le buone pratiche nel settore dei
rifiuti. Grazie a questa iniziativa, moltissimi passi avanti sono stati
fatti nelle Marche, raggiungendo risultati straordinari che vedono oggi
la media regionale di raccolta differenziata al 70%. Si tratta, però,
di una vittoria parziale della comunità marchigiana, visto che il
livello di produzione pro capite dei rifiuti è ancora molto alto, manca
il passaggio definitivo alla tariffa puntuale e sono quasi completamente
assenti gli impianti necessari per gestire i materiali recuperati.
A che punto è la pianificazione degli impianti necessari alle Marche per gestire internamente, il più possibile, i propri rifiuti (ad esempio gli impianti per la gestione della frazione organica)? Quali azioni intende mettere in campo la Regione Marche per dare gambe alla strategia dell’economia circolare?
A che punto è la pianificazione degli impianti necessari alle Marche per gestire internamente, il più possibile, i propri rifiuti (ad esempio gli impianti per la gestione della frazione organica)? Quali azioni intende mettere in campo la Regione Marche per dare gambe alla strategia dell’economia circolare?
BEACH LITTER/SPIAGGE E FONDALI PULITI: Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente “Beach Litter”, che si occupa di monitorare la presenza di rifiuti spiaggiati, il 90% dei rifiuti è composto da plastica. Grazie anche al
monitoraggio svolto dai volontari dell’associazione ambientalista, le
Regione Marche si è dotata della prima legge a livello nazionale,
n.204/18, per contrastare il fenomeno dei rifiuti presenti in mare e
nelle spiagge che prevede un tavolo tecnico per trovare misure e
soluzioni a questo dannoso fenomeno. A
che punto sono i lavori del tavolo regionale? Quali azioni si stanno
mettendo in campo per risolvere il problema e difendere la biodiversità
del mare?
La salvaguardia della biodiversità e le battaglie per le aree protette: Era
il 7 ottobre 1984 quando una grande marcia a sostegno del verde e del
Parco del Conero vide scendere in strada tantissimi cittadini e
associazioni che si sono battuti affinché quell’area diventasse bene
comune. Legambiente negli anni ha continuato a lottare per la difesa del
patrimonio naturale e si è continuata a battere anche per l’istituzione
delle aree marine protette previste dalla legge. Nonostante i tanti
appelli e le tante iniziative, la situazione dei parchi terrestri è
andata via via peggiorando nel corso degli ultimi anni, tra mancanza di
risorse e di obiettivi politici, e le aree marine protette sono ferme al
palo.
Quali azioni sono previste a sostegno del mondo dei parchi? Quando finalmente si potranno vedere istituite le aree marine protette?
Quali azioni sono previste a sostegno del mondo dei parchi? Quando finalmente si potranno vedere istituite le aree marine protette?
ENERGIE RINNOVABILI: L’associazione
nasce proprio sulla battaglia per un diverso modello energetico, a
partire dalla lotta contro il nucleare e le fonti fossili. Molte le
iniziative a sostegno della transizione energetica, a partire dal grande
impegno nei referendum contro il nucleare e quello contro le
trivellazioni ma altrettante decisivo è stato l’accordo siglato tra
Legambiente e Banche di Credito Cooperativo per sostenere investimenti a
favore dello sviluppo di piccoli impianti alimentati a rinnovabili e
per il risparmio energetico. Vista
la grande occasione di creare nuovo e sano lavoro sul territorio,
considerati gli ecobonus e le opportunità di risanare il patrimonio
edilizio del Paese, la Regione Marche e gli enti locali come pensano di
stimolare il territorio ad andare in questa direzione?
Contro il consumo di suolo per contrastare il dissesto idrogeologico e il rischio erosione costiera: La
battaglia contro il consumo di suolo ha da sempre contraddistinto
l’azione associativa ed è stata al centro di dossier e pubblicazioni che
hanno portato all’attenzione pubblica l’impatto dell’avanzata del
cemento. Secondo lo studio presentato a bordo di Goletta Verde nel 2011,
circa il 60% della costa è irreparabilmente urbanizzata; mentre secondo
il Rapporto Ambiente Italia del 2016, oltre il 20% del litorale è a
rischio erosione con un fenomeno in espansione. Oltre a questi dati va
ricordato che il 99% dei comuni marchigiani è interessato dal rischio
idrogeologico. Quali
azioni intendono mettere in campo la Regione e i Comuni per fermare
definitivamente il consumo di suolo e lavorare per mitigare il rischio
idrogeologico nelle Marche? Quali e quanti risorse verranno messe a
disposizione dei territori per rafforzare i percorsi virtuosi e buone
pratiche come i contratti di fiume?
Nicolina Montanari Di Gesualdo
Ufficio Stampa Legambiente Marche Onlus
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