Un nuovo inizio, auspicato e
condiviso, per affrontare l’oggi e il domani con rinnovate prospettive. Lardini
Volley Filottrano e CBF Balducci Helvia Recina Macerata decidono di ripartire
insieme per dare forza ad un progetto sportivo aperto e ad ampio respiro, per
percorrere una strada comune nella pallavolo di serie A ma anche a livello
giovanile. Il confronto di idee e programmi, avviato un anno fa, ha subìto
nelle ultime settimane un’inevitabile accelerazione, facendo convergere
l’attività di vertice delle uniche due realtà marchigiane che partecipano ai
campionati di serie A di volley femminile in una nuova opportunità per un
territorio ancora più vasto e ad alta densità pallavolistica. “Si sono creati i
presupposti per dare vita a quello che ritengo un progetto fondamentale a
livello sportivo, ma anche sociale e culturale – sottolinea il presidente
onorario della Pallavolo Filottrano, Giovanni Morresi – grazie alla
disponibilità di tutte le parti in causa, a cominciare dalle famiglie Lardini e
Balducci. Ripartiamo dal vertice, da una serie A che continueremo a coltivare,
ma anche dalla base, dalle nostre giovani, dalla voglia di iniziare un percorso
di crescita strutturale”. Il presidente dell’Helvia Recina Macerata, Pietro
Paolella, non nasconde la sua “gioia immensa dopo giorni e giorni di lavoro.
Abbiamo ragionato con coscienza e ringrazio la Lardini per essersi messa a
disposizione di un progetto che permetterà a entrambe le società di mantenere
la propria identità: resteranno sia l’Helvia Recina Volley che la Polisportiva
Filottrano Pallavolo, perché è giusto ricordare chi ci ha permesso di arrivare
fino a qui. Siamo riusciti a coronare il sogno di unire due realtà importanti,
che lavoreranno con ancora maggiore forza per fare il bene del settore giovanile
e di tutto il movimento della pallavolo marchigiana. A nome della società HR
Volley e mio personale sono più che felice, perché è una dimostrazione che i
tempi sono maturi per iniziare a ragionare in modo diverso, inclusivo, come
continueremo a fare anche noi, perché se si tiene alla pallavolo e alle ragazze
che la praticano occorre organizzarsi nel migliore dei modi”.
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