In occasione della recente presentazione di un libro dell’artista Irene Diprè in cui è stato prefatore e volendo ricordare la probabile uscita entro breve tempo di un suo nuovo libro, in questo articolo abbiamo voluto tentare di ricordare le fasi salienti della carriera giornalistica del giornalista Maurizio Verdenelli che è iniziata oltre cinquanta anni fa e continua ancora oggi. Lo abbiamo fatto per ricordare insieme a lui anche tanti altri colleghi che hanno fatto o fanno ancora oggi questo mestiere con la schiena dritta. Verdenelli è solo il primo di una lunga serie di colleghi dei quali vogliamo raccontare le loro lunghe carriere giornalistiche e speriamo di poterlo fare spesso e con continuità e, se vorranno, racconteremo le carriere di tanti altri amici e colleghi che, come nel caso di Verdenelli, lo meritano.
Parlare della carriera giornalistica di Maurizio Verdenelli significa dover mettere in evidenza più di cinquanta anni di lavoro che ancora oggi continua. Lui ha avuto tanti grandi maestri fin da quando ha iniziato a fare il giornalista ed ha fatto davvero tantissima gavetta. Ha diretto redazioni di giornali importanti sia a come La Nazione, Il Messaggero e non solo; lo ha fatto sia a livello di redazioni locali ed ha avuto anche importanti incarichi nelle redazioni nazionali di diversi giornali. Ha avuto rapporti professionali anche con colleghi importanti e tra questi ultimi citiamo Luciano Teodori, Emilio Fede, Lucio Biagioni, Vittorio Emiliani e diversi altri. Nella sua più che cinquantennale carriera si è occupato di fatti di cronaca importanti ed ha portato avanti inchieste su fatti italiani che sono molto conosciuti anche perché alcuni di essi non hanno avuto ancora una soluzione definitiva. Nel giornalismo locale e nazionale ha avuto ed ha ancora tanti amici, uno su tutti è il fotografo maceratese Pietro Baldoni da tutti conosciuto con il soprannome di Briscoletta con il quale ha collaborato a lungo quando dirigeva la sede di Macerata de Il Messaggero. Verdenelli è sempre stato ed è uno di quei giornalisti che non ha mai avuto paura di guardare in faccia alla realtà del passato e di oggi e non ha mai avuto paura di prendersi la responsabilità delle proprie azioni neanche quando ha ricevuto querele o altre cose ancora che fanno parte del mestiere del giornalista. E’ uno di quei giornalisti che si può definire con la schiena dritta e che, anche quando dirigeva un giornale, non rimaneva seduto in ufficio e solo a dirigere ma, quando serviva, era sempre nei luoghi dei fatti o, come si dice oggi, era sempre sul pezzo. E’ stato ed è stimato non solo da tanti comuni cittadini, ma anche da persone dello sport, dello spettacolo, della cultura o della giustizia ed infatti tra i suoi estimatori ha anche diversi giudici ed avvocati. E’ stato anche un buon insegnante ed ha sempre fatto capire di avere amato anche questa professione che gli è servita in passato e gli serve ancora oggi anche nel giornalismo. Verdenelli è umbro di nascita e maceratese di adozione ed infatti in Umbria è molto stimato e rispettato e lì ha lasciato un importante segno professionale avendo contribuito in modo inequivocabile a fondare l’Ordine dei giornalisti dell’Umbria dove è tutt’ora iscritto. Non rimpiange il modo in cui il giornalismo si faceva in passato ma si è dimostrato e si dimostra molto moderno e, dopo averlo attentamente studiato, ha capito ed accettato le potenzialità del giornalismo che viene proposto via internet. E’ stato ed è un ottimo giornalista televisivo e, nelle Marche quando ha potuto, ha collaborato con alcune reti televisive locali.; lo fa ancora oggi collaborando con TVRS, una rete televisiva marchigiana con sede a Recanati e non solo. In quella tv Verdenelli conduce, alternandosi con altri colleghi, una trasmissione che si intitola: “Fatti e commenti”, con una sorta di rassegna stampa locale e con alcuni fatti commentati e trattati da ospiti in studio. Come detto poc’anzi non gli dispiace neanche collaborare con giornali che vengono pubblicati su internet ed in questo senso collabora tra gli altri con: Cronachemaceratesi, Picchionews, Youtvrs e diversi altri. Gli piace anche molto la radio e, in questo senso, collabora di tanto in tanto con Radio Nuova Macerata. Nella sua lunga carriera Verdenelli ha anche portato a battesimo e diretto giornali sempre a livello locale che ancora oggi ricordiamo e tra questi vanno citati: Piazza Libertà che fu anche una trasmissione televisiva in onda a cavallo tra la fine degli anni ’90 ed i primi anni del 2000 su una tv che si chiamava Tele Macerata TM6 e Punto a Capo. Ha lanciato tanti giornalisti e tra questi ricordiamo: Emanuela Fiorentino, Maria Grazia Capulli, Luca Patrassi, Ariana Kosova e davvero tanti tanti altri, alcuni dei quali hanno fatto carriere in giornali, tv e network nazionali. Ha avuto rapporti di collaborazione ed ha portato avanti progetti interessanti e performanti nel giornalismo e nella cultura nazionale con Università ed enti importanti come la Provincia di Macerata e non solo. Da direttore davvero molto esperto si occupava e si occupa di più di un argomento senza avere alcun problema e, poi, ha scritto molti libri cercando di occuparsi con attenzione molto alta di molti casi ed infatti si è molto occupato nei suoi libri del caso Mattei e di altri casi di cronaca e non solo. Ha avuto molto a che fare con lo sport, la cultura ed ha avvicinato personaggi molto importanti intervistandoli e tra questi ricordiamo le gemelle Kessler che ha recentemente ricordato dopo la loro morte, diverse persone che collaboravano a vario titolo con Enrico Mattei, Tito Stagno e tanti tanti altri. Oltre a scrivere diversi libri di propria iniziativa, Verdenelli ha fatto da prefatore in tanti altri libri e lanciato anche giovani scrittori; uno di questi è il sarnanese professor Francesco Torresi che ha scritto un libro sul caso De Rotschild di cui Verdenelli si è occupato fin dagli anni ottanta quando iniziò e di cui si occupa ancora oggi, epoca in cui del caso si parla ancora. Verdenelli ha anche due figli ed uno di essi, Benedetto, è anche lui giornalista e si è occupato soprattutto di sport. Nella sua lunga carriera Verdenelli ha scritto o è intervenuto su libri dedicati a personaggi importanti come ad esempio Don Giuseppe Branchesi che è stato fondatore e Presidente fino praticamente a quando non è deceduto dell’associazione nazionale Polentari d’Italia che organizza oggi una importante manifestazione a Santa Maria in Selva e praticamente in tutta Italia. Recentemente poi Verdenelli nelle Marche è stato protagonista di diverse manifestazioni: una ha riguardato il ricordo dell’attore di cinema Romano Gigi Proietti, un’’altra la presentazione del libro della maceratese Irene Diprè: La Rapsordia degli uomini di Dorothy e altri massacri”, libro in cui Verdenelli è stato prefatore che è stato presentato a Macerata alla bottega del libro nel mese di novembre 2025 ed infine è stato protagonista di diversi eventi dedicati a Mattei e, come detto, al caso DeRotschild. Va detto, inoltre, che Verdenelli ha presentato i suoi libri non solo a Macerata, ma anche nei paesi limitrofi a Macerata, nella maggior parte della regione Marche, nonché a livello nazionale e, sempre recentemente, si è occupato anche di legalità insieme al dottor Giorgio Iacobone e a diverse altre persone che si occupano di legalità e giustizia. Verdenelli non è ancora stanco di fare e di insegnare giornalismo e di incidere nei vari settori del giornalismo e nella cultura italiana ed infatti, a breve, dovrebbe uscire un suo nuovo libro che, speriamo sia lanciato al più presto. Va detto poi che non si stanca di aiutare i giornalisti a diventare tali e a crescere e, ultimamente, sta cercando di accompagnare verso il giornalismo una nuova aspirante giornalista Emanuela Scattolini, alla quale auguriamo il meglio in questo nostro mestiere. Verdenelli è anche amante, come detto della nuova cultura e della buona musica ed infatti sta facendo conoscere nel territorio marchigiano quando è possibile, la cantante lirica, poetessa e pianista romana di nascita ma maceratese di adozione Tatiana Chiarini. Anche il sottoscritto Francesco Ciccarelli deve molto a Maurizio Verdenelli che, diciamolo chiaramente, è un giornalista completo, poliedrico, uno di quelli che nel giornalismo di oggi forse, è raro trovare ed infatti chi ha lavorato con lui e ci lavora ancora oggi deve tenersi stretti i suoi insegnamenti e sperare che voglia ancora a lungo lavorare nel giornalismo con la sua lunga esperienza. Meriterebbe anche dei premi speciali alla carriera e l’associazione culturale “Voce Aperta” vuole lanciare questa idea.
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