E’ un Cus Macerata 
tirato a lucido, sanificato e igienizzato negli spazi al chiuso, nonché 
bonificato nelle aree esterne, quello che i soci stanno fruendo per i 
loro allenamenti. 
       
Giugno era anche 
sinonimo di camp estivo, un appuntamento consolidato da anni, 
partecipato e all’insegna del divertimento praticando vari sport, non 
solo le discipline più diffuse. Invece stavolta, con la scuola (a 
distanza) terminata, l’Ente di via Valerio non ri-organizzerà l’abituale
 centro per bambini e ragazzini. Verrà sostituito da un’iniziativa più 
settoriale.
       
La spiegazione del
 presidente della polisportiva Antonio de Introna: “Pur avendo ricevuto 
numerose richieste da parte di genitori, ci siamo trovati di fronte 
all’oggettiva impossibilità della realizzazione. Molto a malincuore 
pertanto abbiamo deciso di rinunciare ad un servizio che, oltre che 
stimato, svolgeva un utile servizio sociale”. Un problema di costi o 
legato ai troppi vincoli? “Nel protocollo ci sono troppi paletti e 
limitazioni. Ne dico qualcuno. Dovresti fare entrare i partecipanti 
scaglionati a distanza di minuti, ogni gruppo deve rimanere inalterato 
per ore, sono vietati gli sport con la palla e di contatto e, ancora, va
 sanificato ogni volta il bagno. Si capisce che, parlando di bambini, è 
impossibile essere ligi e controllare tutto”. Insomma a certe condizioni
 non si possono avere garanzie sulla tutela della salute…”Noi al Cus 
siamo onesti, questa è la situazione se si vogliono fare camp estivi. 
Peraltro sono previste anche prove logiche o artistiche, noi le facevamo
 già, altri no. Rimango stupito nel sapere che, nonostante norme così 
rigide, ci sono strutture che garantiscono l’attuazione e il relativo 
controllo”.
       
Come sarà il 
giugno del Cus Macerata? “Non potendo riproporre il camp nella sua 
formula abituale, abbiamo pensato e trovato alternative. Stiamo 
lanciando corsi specialistici nelle discipline sportive che prevedono 
già un distanziamento e quindi non cozzano con le direttive sanitarie. 
Intanto siamo partiti con le lezioni di tennis curate da Alessio Ciocci,
 quelle d’atletica a firma di Diego Cacchiarelli e il Tai chi chen con 
Massimiliano Pallotti. Spero di poterne aggiungere altre e che magari le
 direttive verranno un po’ allentate”.  
       
 
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