La cantante lirica romana Carla Narduzzi ha organizzato per il 6 dicembre 2025 un nuovo concerto. A parlarcene è lei stessa in questa intervista?
Di cosa si tratta?
“Veramente l’ho già organizzato. Il 6 dicembre il concerto di natale del mio gruppo, del gruppo con cui canto, un gruppo lirico con cui canto da ormai 5 anni ed è un concerto di natale con vari tipi di musica. Inizia con la musica sacra, poi c’è una parte dedicata alla lirica, soprattutto a Verdi e poi, infine, musica diciamo contemporanea con canti natalizi, le cose tipiche del natale insomma con la speranza che anche il pubblico possa cantarle con noi”.
Dove si organizzerà questo evento?
“L’evento è organizzato in una chiesa che è dentro un collegio religioso, il collegio leoniano di via Pompeo Magno”.
Andiamo a vedere chi parteciperà con te a questo evento?
“Si. Intanto siamo sette. Allora ci sono io, poi ci sono dei soprani: le mie amiche Cinzia Manni e Gabriella Tupone; poi c’è il mezzosoprano Caterina Novak, poi c’è il baritono Giuseppe Milli. Ci sono i tenori Marco Alò e Roberto Muoci”.
“Al piano chi vi accompagnerà?
“Il Maestro Francesco Del Fra che ormai ci accompagna da cinque anni, diciamo, nei concerti di natale e anche in altri eventi. Insomma è il nostro fedele accompagnatore diciamo così”.
A che ora si farà questo evento è c’è un ingresso da pagare o è libero?
“No, l’ingresso è libero assolutamente libero e l’orario sarà alle 17,45 come orario stabilito. Poi certamente ci saranno dieci minuti, un quarto d’ora di attesa per consentire alla gente di sistemarsi nella sala, nella chiesa insomma. Ma, ecco, diciamo che è un orario abbastanza comodo credo perché è nel tardo pomeriggio e, quindi, finirà prima dell’ora di cena che a Roma di solito, è verso le 20,30, per quell’ora dovremmo aver finito sicuramente”.
Che titolo avrà questa manifestazione?
“Non c’è un titolo. Il concerto di natale. Questa volta non gli ho dato nessun titolo, perché è semplicemente un concerto che la gente si aspetta di solito, che la gente desidera. Roma è piena di concerti di natale e ho visto che realmente nessuno ha titolo. Non ho visto titoli particolari per i concerti di natale”.
Non è il primo concerto che hai organizzato nel 2025 questo, vero?
“Allora, ho organizzato il Galà Verdi a maggio. Abbiamo fatto questo galà Verdi che era per aiutare la Fondazione di Mafuiane; abbiamo fatto un concerto di beneficenza tenendo conto che Verdi era un filantropo e, quindi, l’abbiamo intitolato a lui il Galà Verdi ed era per raccogliere fondi per questa associazione in Africa, l’associazione di Mafuiane; questo è stato a maggio. E, poi, ad ottobre invece, ho fatto un concerto, diciamo, egoistico travirgolette cioè l’ho fatto soltanto io con il tenore Roberto Muci, ci siamo dedicati a Puccini, a tutte le arie di Puccini, ai duetti, a tutte le arie di Puccini. E questo è il terzo concerto dell’anno, il concerto di natale”.
Stai già pensando a che cosa fare nel 2026 oppure è ancora presto?
“Allora, nel 2026 intanto voglio viaggiare; questo è un progetto che sto accarezzando comunque da un po' di tempo. Però, comunque, se uno organizza concerti sai quella è come una malattia organizzare; ecco continui a pensarci. Per cui si, ho pensato a qualcosa nel 2026 ma, sinceramente, sono ancora idee un po' vaghe. Mi piacerebbe molto dedicarmi a Mozart, un’opera di Mozart. Ecco questo sarebbe un po' il mio sogno per l’anno che viene. So che anche il Maestro Muti ha dedicato un evento proprio a Mozart: il Don Giovanni mi sembra, di recente. Quindi, diciamo, che l’ispirazione mi è venuta da l’avere letto questa notizia. E, poi, insomma il solito concerto di beneficenza per questa associazione che va in Africa che va nella Regione del Mozzambico Mafuiane e questo ho intenzione di dedicarlo tutti gli anni a questa iniziativa insomma; tutti gli anni tra maggio e giugno. Ne abbiamo già fatti due. Spero di fare il terzo il prossimo anno, se Dio vuole, verso fine maggio. Questo come evento ricorrente per raccogliere fondi”.
Vuoi aggiungere altro?
“Ma, che vuoi che ti dica? Sono sempre un po' rammaricata dalla mancanza di pubblico nei nostri concerti. Noi un paio di anni fa abbiamo fatto un estratto del Trovatore e avevamo sette persone nel pubblico. E’ vero che nessuno di noi è famoso tranne la Caterina Novak e Giuseppe Milli che sono conosciuti nell’ambito della lirica insomma- però, diciamo, è molto deludente certe volte vedere la scarsa partecipazione del pubblico. Io quest’anno ho cercato di fare un po' di pubblicità nei dintorni del luogo dove noi faremo il concerto distribuendo le locandine sperando che, magari, non solo gli italiani, ma anche i turisti che passano da quelle parti che albergano negli hotel intorno a questo luogo dove noi faremo il concerto possono vedere e magari avere la curiosità di entrare e di partecipare. Ecco spero che ci sia pubblico perché la mancanza di pubblico è sempre una cosa molto frustrante. Ma del resto però, io ho sentito pure che personaggi molto molto più famosi di noi a tutt’altri livelli, per esempio Giovanni Allevi diceva che i suoi primi concerti avevano tutt’al più la partecipazione di quindici-venti persone- E, quindi, mi sono molto rincuorata. Certamente noi non abbiamo l’ambizione di essere a quel livello certo e poi la sua vita ha avuto tutt’altro corso. La nostra vita invece, ha già avuto un altro corso e adesso ci stiamo un po' dedicando a queste iniziative musicali”.