Sono proseguiti, e con sempre maggior incisività, anche nel fine settimana
di Pasqua i controlli per accertare chi circola senza valido motivo, violando i
divieti imposti per il contenimento della diffusione del coronavirus, magari
tentando di recarsi fuori città. Sotto la lente in particolare le direttrici
che portano verso il mare, i parchi e le mete abituali durante i giorni di festa.
Gli spostamenti nelle giornate del week end di Pasqua erano stati
considerati un rischio nell’ambito della pianificazione decisa dal Prefetto e
dai vertici delle Forze di polizia, e sono scattati ovunque controlli serrati,
secondo gli indirizzi ricevuti dal Ministro dell’interno al fine di non vedere
vanificato, l'immane sforzo compiuto dall'intera Nazione.
Nel territorio della provincia di Macerata sono state controllate più
di 4.000 persone e 2.375 esercizi commerciali proprio allo
scopo di verificare l’osservanza delle misure anti coronavirus, portando così complessivamente
a 67.391 i controlli effettuati dai primi giorni di marzo.
Le forze dell'ordine al termine del “fine settimana” hanno effettuato 226 sanzioni, il maggior numero delle violazioni è stato rilevato nella giornata di sabato.
Diverse auto sono state fermate, con a bordo anche più persone, mentre
tentavano di raggiungere il litorale senza alcuna giustificazione valida per
unirsi a parenti o amici per il pranzo di Pasqua.
Uno sforzo corale che ha visto impegnati
più di 1100 uomini che, con il supporto anche dell’elicottero del nucleo di
Pescara, della motovedetta dell’Ufficio
Circondariale marittimo di Civitanova e con l’ausilio di droni, hanno svolto una importante funzione di
deterrenza.
Un dispositivo a maglie molto strette quello messo in
campo, ad ogni
punto nevralgico delle vie di comunicazione, dal Prefetto Iolanda Rolli, con l’ausilio di Polizia,
Carabinieri, Finanza, Stradale e con il concorso della Polizia Provinciale,
delle Polizie Locali, dei militari dell’Esercito e dell’Ufficio
Circondariale marittimo.
E’ stato un
week end nel quale è stato utilizzato il massimo dispiegamento di risorse e,
anche se le sanzioni non sono mancate, la cittadinanza ha dimostrato, ancora
una volta di saper rispettare le regole imposte dalla situazione d’emergenza.
L’ADDETTO STAMPA
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